Wanted! by Mary Roach

Wanted! by Mary Roach

autore:Mary Roach [Roach, Mary]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Aboca
pubblicato: 2023-04-26T00:00:00+00:00


Capitolo 8

I FAGIOLI DEL TERRORE

Quando il legume è complice di un omicidio

Come l’FBI, anche il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) ha una lista dei criminali più ricercati. Mentre sfogliavo la Federal Noxious Weeds List, l’Indice federale delle piante dannose, e altri elenchi delle peggiori specie arboree infestanti, mi sono imbattuta in un arbusto chiamato albero del rosario o liquirizia indiana (jequirity): l’Abrus precatorius. Ero stata attirata dalla fotografia del seme della pianta: un fagiolo rosso e nero che mi è subito parso familiare, perché ne ho due sulla scrivania di casa. Li ho ricevuti in dono a Trinidad, in occasione di una passeggiata nella foresta pluviale, da una guida che li aveva chiamati “perline scaccia-fantasmi” e mi aveva detto che da quelle parti si indossano per allontanare gli spiriti maligni. Quello che non mi aveva detto, perché forse non lo sapeva, è che i meravigliosi semi di Abrus precatorius contengono l’abrina, che è probabilmente la fitotossina (tossina vegetale) più letale sulla terra. Abrina è nella List of Select Agents and Toxins, l’Elenco degli agenti biologici classificati e delle tossine del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, insieme al virus dell’Ebola e alla ricina. Il possesso di una quantità di abrina superiore a un grammo è un crimine federale.

Il possesso dei semi di albero del rosario, invece, è legale. Su Internet si trovano migliaia di collane e braccialetti fatti con questi semi, per non parlare dei siti e-commerce che vendono i semi all’ingrosso per la creazione di gioielli. Ho guardato i miei, allora, e ho pensato a tutte le volte che i miei nipoti erano venuti a casa mia. Cosa succede se un bambino piccolo se li mette in bocca e li inghiotte?

Probabilmente niente di che. Il duro involucro esterno del seme non viene sciolto dai succhi gastrici e naviga intatto fino all’intestino. Per fortuna, quando i bambini sono nella “fase orale”, cioè quando provano a mettersi in bocca tutto quello che trovano, non sono provvisti dei molari. Un genitore potrebbe scoprire che il proprio figlio si è pappato dei semi di albero del rosario solo perché il bambino ha iniziato a cagare accessori per la bigiotteria.

Virginia Roxas-Duncan è biologa e capodipartimento presso l’Istituto di ricerca medica sulle malattie infettive dell’esercito degli Stati Uniti, che si occupa della ricerca di contromisure da adottare in caso di guerra biologica. Ha scritto dell’abrina nel “Journal of Bioterrorism & Biodefense” e da piccola, nelle Filippine, giocava con i semi di albero del rosario. Parlando di un amico che una volta aveva ingerito dei semi, mi ha detto: “Ha avuto la diarrea, ma il giorno dopo era di nuovo con noi a giocare”.

Persino chi mastica i semi ha buone probabilità di cavarsela senza problemi. I tentativi di suicidio per mezzo di Abrus precatorius non sono rari nelle zone rurali dell’India meridionale, dove questa pianta è facile da trovare, a differenza di altri mezzi per infliggersi la morte. Nel 2017, l’“Indian Journal of Critical Care Medicine” ha pubblicato una revisione di centododici casi di tentativi di suicidio.



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